{"id":2714,"date":"2022-09-05T07:30:51","date_gmt":"2022-09-05T05:30:51","guid":{"rendered":"https:\/\/alexanderdiscipline.it\/?p=2714"},"modified":"2022-09-01T16:15:44","modified_gmt":"2022-09-01T14:15:44","slug":"si-muove-o-non-si-muove-questo-e-il-problema","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/alexanderdiscipline.it\/si-muove-o-non-si-muove-questo-e-il-problema\/","title":{"rendered":"Si muove o non si muove? Questo \u00e8 il problema"},"content":{"rendered":"
Buongiorno a tutti e bentornati!
\nDopo la pausa estiva, riprendiamo le attivit\u00e0 del nostro blog. E lo facciamo in grande stile con il case report pubblicato dai nostri soci Roberto Perasso, Monica Imelio e Matteo Schiaffino.<\/p>\n
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Orthodontic movement into a bone defect augmented with heterologous graft<\/i><\/a><\/p>\n R. Perasso, M. Imelio, M. Schiaffino<\/p>\n Journal of Clinical Orthodontics, April 2022<\/p>\n <\/p>\n Roberto, Monica e Matteo in questo case report non solo descrivono la loro esperienza clinica in merito alle possibilit\u00e0 di movimento dentale in un sito sottoposto a rigenerazione ossea, ma ci forniscono anche un\u2019interessante revisione della letteratura riguardante le potenzialit\u00e0 e i benefici del trattamento ibrido orto-perio.<\/p>\n Buona lettura a tutti!<\/p>\n <\/p>\n Osservare le possibilit\u00e0 e le conseguenze della mesializzazione di un terzo molare inferiore all\u2019interno di un grave difetto osseo trattato con un innesto di osso eterologo di origine bovina (BioOss\u00ae).<\/p>\n <\/p>\n Il paziente, maschio di 43 anni, richiedeva trattamento ortodontico per la risoluzione dell\u2019affollamento in arcata inferiore. Presentava relazione molare e canina di classe I e pattern verticale iperdivergente.<\/p>\n <\/a>Dall\u2019iniziale esame dei records radiografici, risultava evidente un grave riassorbimento osseo intorno alla radice distale di 3.7, gi\u00e0 precedentemente trattato con rizotomia della radice mesiale (Fig.1).<\/p>\n Al contrario, il 3.8 mostrava un buon picco osseo mesiale e nessun segno di sofferenza parodontale.<\/p>\n Sulla base di questi dati, si \u00e8 deciso di estrarre ci\u00f2 che rimaneva del 3.7 e di mesializzare il 3.8 nello spazio estrattivo. Per ottenere ci\u00f2, si sono rese necessarie procedure di rigenerazione dell\u2019osso alveolare, al fine di rendere il sito adeguato ad accogliere il dente mesializzato. Dal punto di vista ortodontico, la risoluzione dell\u2019affollamento e l\u2019ancoraggio necessario sono state affidate ad allineatori trasparenti, supportati da IPR in regione anteriore.<\/p>\n <\/p>\n Il trattamento \u00e8 iniziato con l\u2019estrazione del 3.7 e con la concomitante applicazione del materiale da innesto ricoperto da membrana riassorbibile.<\/p>\n Dopo 8 mesi, \u00e8 iniziata la fase di ortodonzia con allineatori per allineare e coordinare le arcate. Per la mesializzazione di 3.8 \u00e8 stato creato un sezionale composto da due bracket preinformati con slot 0.018\u201d, bondati su 3.6 e 3.8, e un filo 0.016\u201d SS. La forza mesializzante \u00e8 stata applicata mediante una catenella elastica sostituita ogni mese. L\u2019ancoraggio anteriore, invece, \u00e8 stato affidato agli allineatori.<\/p>\n Dopo 8 mesi di trattamento, se l\u2019allineamento del settore anteriore era stato ottenuto, la mesializzazione del 3.8 non era ancora sufficiente. Si \u00e8 provveduto, quindi, a modificare il sistema di ancoraggio, prevedendo un splint linguale da canino a canino inferiori e uno splint vestibolare da 3.3 a 3.6.<\/p>\n Tuttavia, la mesializzazione in questa fase \u00e8 stata interrotta dopo due mesi a causa di una sopraggiunta perdita di ancoraggio.<\/p>\nQUESITO<\/h3>\n
IL LAVORO<\/h3>\n