Letteratura

Quando si parla di recidiva post-ortodontica e di stabilità a lungo termine si entra in un campo a dir poco variopinto, in merito al quale sono state scritte pagine e pagine di letteratura. Allo stesso tempo, affrontando questo argomento ci si imbatte inevitabilmente nei concetti di Long Term Stability che caratterizzano la Alexander Discipline.
In un lavoro del 1996 pubblicato su AJODO, Alexander, Elms e Buschang analizzano i cambiamenti che si verificano nei pazienti ortodontici durante il trattamento e quali sono i movimenti che si possono osservare in fase di contenzione.

Long-term stability of Class II, Division 1, nonextraction cervical face-bow therapy: I. Model analysis

T.N. Elms, P.H. Buschang and R.G. Alexander

Am J Orthod Dentofac Orthop 1996;109:271-6

QUESITO

Gli autori hanno voluto individuare i cambiamenti che si verificano durante e dopo il trattamento con trazione extra-orale cervicale, associata ad apparecchio ortodontico fisso multibracket, in pazienti in Classe II, Divisione 1.

IL LAVORO

E’ stato eseguito uno studio retrospettivo su un campione randomizzato di 42 soggetti (34 F e 8 M), di età compresa fra i 7 e i 14 anni, di cui sono stati analizzati i modelli in gesso pre-trattamento, alla fine del trattamento e dopo la rimozione della contenzione (il periodo di contenzione è durato in media 2.5 anni e la realizzazione dei modelli di controllo è stata eseguita mediamente dopo 6.5 anni dalla rimozione della contenzione).

Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad una prima fase di trattamento con apparecchiatura fissa pre-informata (Vari-Simplex Discipline). Una volta solidarizzate le arcate su un arco .017” x .025” SS, sono stati invitati all’utilizzo di trazione extra-orale cervicale. Il periodo di utilizzo della trazione è stato di circa 8 mesi.
Come contenzione, è stata consegnata una placca wrap-around superiore e un retainer incollato canino-canino inferiore.

Sui modelli in gesso pre-trattamento (T1), post-trattamento (T2) e post-contenzione (T3) sono stati misurati i seguenti parametri: distanza intermolare superiore e inferiore (U6-U6, L6-L6), distanza intercanina superiore e inferiore (U3-U3, L3-L3), lunghezza totale dell’arcata (AL), Overjet e Overbite, Indice di irregolarità a livello del gruppo frontale inferiore (Irreg).

RISULTATI

Dalle misurazioni condotte dagli autori risulta che il trattamento ha determinato un aumento significativo in senso trasversale su entrambe le arcate, in particolare a livello molare (di 2.4 mm per l’arcata superiore e di 1.1 mm per l’arcata inferiore).
Allo stesso modo, in linea con gli obiettivi di trattamento, si è avuto un miglioramento significativo di Overjet e Overbite, che si sono ridotti rispettivamente di 4.4 mm e 2.5 mm.
L’affollamento a carico del settore incisale inferiore, infine, è stato risolto e l’indice di irregolarità si è ridotto significativamente di 2.7 mm.

Ma cosa è successo dopo circa 9 anni dalla fine del trattamento?

Gli autori riportano:

  • Un aumento non significativo della distanza intermolare superiore di 0.1 mm
  • Un aumento significativo della distanza intermolare inferiore di 0.5 mm
  • Un aumento significativo di 0.3 mm della distanza intercanina superiore ed una riduzione significativa di 0.3 mm della distanza intercanina inferiore
  • Una riduzione della lunghezza d’arcata di 1 mm
  • Un aumento non significativo di Overjet e Overbite (rispettivamente 0.5 mm e 0.4 mm)
  • Un aumento dell’indice di irregolarità di 0.4 mm.

CONCLUSIONI

La recidiva a distanza di molti anni dalla fine del trattamento è stata minima ed è stata ricondotta ai normali cambiamenti che si verificano con la crescita.
Alla luce di questi risultati e dell’analisi fornita dalla letteratura allora disponibile, gli autori hanno ricondotto la stabilità dei parametri valutati:

  • All’uso di forze controllate che prevengono l’aumento della verticalità
  • Al raggiungimento degli obiettivi di trattamento
  • All’utilizzo di un retainer incollato inferiore
  • Alla durata della contenzione di 2.5 anni
  • Al leggero rimodellamento delle superfici di contatto eseguito alla rimozione del retainer inferiore.

Inoltre, fattori importanti per la correzione e la stabilità delle malocclusioni di Classe II, Divisione 1 possono essere rappresentati dall’applicazione di meccaniche adeguate, dalla collaborazione del paziente e dalla crescita favorevole della mandibola.