Letteratura

L’articolo che abbiamo letto per questo lunedì, tratto da AJODO di Agosto 2020, ci consente un viaggio virtuale in quella che è l’anatomia del corpo mandibolare e del condilo in presenza di crossbite posteriore monolaterale in pazienti in Classe I scheletrica.
Come sappiamo, questo tipo di malocclusione è di frequente ricorrenza nei nostri studi (la letteratura riporta la presenza di crossbite monolaterale fino al 22% della popolazione). Pertanto, ancora una volta, cerchiamo di utilizzare le recenti ricerche per la nostra clinica quotidiana.
Non resta che augurarvi buona lettura!

 

Three-dimensional assessment of mandibular asymmetry in skeletal Class I and unilateral crossbite malocclusion in 3 different age groups

K. Evangelista, J. Valladares-Neto, M. Alves Garcia Silva, L. H. Soares Cevidanes e A. C. De Oliveira Ruellas

Am J Orthod Dentofac Orthop 2020;158:209-220

 

QUESITO

Descrivere le caratteristiche morfologiche e posizionali della mandibola in bambini, adolescenti e adulti in Classe I scheletrica e con crossbite monolaterale posteriore, mediante utilizzo di CBCT.

 

IL LAVORO

Population

Immagini CBCT di 76 pazienti (28 maschi e 48 femmine), suddivisi in tre gruppi di età: 25 bambini (età 4-11 anni), 26 adolescenti (età 12-18 anni), 25 adulti (età > 18 anni).

 

Intervention

Sulle ricostruzioni 3D della mandibola, ricavate dalle immagini CBCT, gli Autori hanno individuato punti di repere, utili per calcolare misure lineari ed angolari, nonché i cambiamenti posizionali della mandibola lungo gli assi trasversale, sagittale e coronale.

Le misure lineari condilari sono state:

  • Altezza del processo condilare
  • Altezza del condilo
  • Larghezza medio-laterale del condilo
  • Larghezza antero-posteriore del condilo.

Le misure lineari mandibolari sono state:

  • Deviazione del mento
  • Altezza del ramo
  • Larghezza antero-posteriore del ramo
  • Altezza totale del ramo (Co-Go)
  • Lunghezza mandibolare (Co-Gn)
  • Corpo mandibolare (Go-Gn)

Le misure angolari, invece, sono state relative a:

  • Inclinazione del ramo mandibolare (antero-posteriore e laterale)
  • Angolo emimandibolare laterale
  • Rotazione orizzontale della mandibola (yaw).

Per approfondimenti su processo di creazione delle immagini e preparazione dei campioni, si rimanda all’articolo originale.

 

Analisi statistica

La riproducibilità del metodo è stata verificata mediante riposizionamento dei punti di repere e ricalcolo delle misure a distanza di 15 giorni, su un campione casuale di 20 pazienti, e utilizzando un coefficiente di correlazione intraclasse con un livello di confidenza del 95%.

Il test di Kolmogorov-Smirnov ha valutato le distribuzioni di tutte le variabili.

I confronti intragruppo delle relazioni sagittali (ANB) e della deviazione del mento sono stati eseguiti utilizzando il test di analisi della varianza seguito dal test di Bonferroni.

I confronti intergruppo sono stati condotti mediante test di Kruskal-Wallis.

Per ciascun risultato statisticamente significativo è stata calcolata la dimensione dell’effetto al fine di determinare la potenza clinica di queste differenze. La dimensione dell’effetto è stata ritenuta debole se <0.20, moderato tra 0.50 e 0.80, forte se >0.80.

La correlazione di Spearman è stata usata per testare le seguenti possibili associazioni:

  1. Differenze tra entrambi i lati rispetto alla rotazione orizzontale della mandibola;
  2. Differenze tra entrambi i lati rispetto all’età.

Il livello di significatività è stato impostato su 0.05.

 

Outcome

Misure condilari:

  1. L’altezza del condilo e la sua larghezza medio-laterale apparivano in media 0.4 mm più piccole sul lato del cross.
  2. Tutte le misure lineari risultavano simili tra entrambi i lati per bambini e adulti.
  3. La larghezza medio-laterale del condilo è risultata più asimmetrica nel gruppo degli adulti rispetto agli adolescenti.

Misure mandibolari:

  1. Le misure relative al ramo sono risultate simili tra entrambi i lati per tutti e tre i gruppi.
  2. La lunghezza mandibolare (Co-Gn) è stata del 10% più asimmetrica negli adulti rispetto ai bambini.
  3. Il corpo mandibolare (Go-Gn) è risultato 1 mm più corto sul lato del cross nei gruppi di adolescenti e adulti, ma tale differenza non è stata statisticamente significativa quando confrontata con gli altri gruppi.

Misure angolari:

  1. L’angolo goniaco e l’inclinazione latero-mediale del ramo è risultata simile in tutti i gruppi di età.
  2. L’angolo laterale del corpo mandibolare è stato in media 2° più piccolo sul lato del cross sia negli adulti sia nei bambini, con una elevata dimensione dell’effetto.
  3. La rotazione mandibolare orizzontale non differisce tra i gruppi.

 

DISCUSSIONE

Questo lavoro fornisce nuove informazioni sulla direzione e sulla quantità di asimmetria rilevabile in pazienti con crossbite posteriore monolaterale e pattern scheletrico di Classe I. I risultati mostrano che la mandibola è un osso complesso in grado di adattare morfologia e posizione in presenza di un crossbite monolaterale.

Sebbene solo piccole asimmetrie siano rilevabili dal punto di vista clinico nei pazienti di Classe I reclutati, gli Autori evidenziano specifiche regioni a livello condilare e mandibolare che manifestano uno sviluppo asimmetrico.

Le asimmetrie relative alla morfologia condilare (altezza del condilo e larghezza medio-laterale), anche se presenti, non impattano in maniera evidente sulla rotazione orizzontale della mandibola. Al contrario, le asimmetrie a carico del corpo mandibolare hanno effetti più accentuati.

Il confronto far i tre gruppi di età, inoltre, ha mostrato una certa similitudine in termini di quantità di asimmetria. Un concetto base in ortodonzia afferma che il crossbite monolaterale posteriore sia responsabile di una progressiva asimmetria. da quanto riportato dagli Autori risulta che i pazienti più grandi di età in Classe I scheletrica mostrano una asimmetria solo leggermente più marcata rispetto ai pazienti di età inferiore. La zona maggiormente interessata risulta essere il ramo mandibolare.

 

CONCLUSIONI

Gli Autori concludono che:

  • Il crossbite posteriore monolaterale in pazienti in Classe I scheletrica si associa a lievi asimmetrie a livello condilare e mandibolare, a tutte le età;
  • Il lato affetto da crossbite si caratterizza per dimensioni leggermente ridotte sia a livello condilare sia mandibolare;
  • Rispetto ai gruppi di pazienti più giovani, gli adulti mostrano una maggiore asimmetria a carico della larghezza medio-laterale del condilo, dell’altezza del ramo e della lunghezza mandibolare (con una differenza tra lato sano e lato affetto rispettivamente di 0.7mm, 2.0mm e 1.5mm in media);
  • La rotazione orizzontale della mandibola è moderatamente correlata alle asimmetrie a carico del processo condilare e della mandibola, ma non è correlata all’età.