Per la lettura di questa settimana, abbiamo seguito il suggerimento del Presidente ADSC, Dott. Roberto Perasso, che ci ha segnalato questa interessante e utile revisione della letteratura, pubblicata su Angle Orthodontist a Febbraio 2020.
Il quesito è tutto nel titolo: può, l’espansione rapida del palato, con i cambiamenti che determina, avere degli effetti anche sull’articolazione temporo-mandibolare?
Leggiamo per scoprirlo!
Effects of rapid maxillary expansion on temporomandibular joints: a systematic review
D. Torres; J. Lopes; M. Baraùna Magno; L. Cople Maia; D. Normando; P. Botelho Leão
Angle Orthod (2020) 90 (3): 442–456.
QUESITO
Valutare l’impatto dell’Espansione Rapida del Palato (ERP) sulla posizione del condilo, sul disco articolare, sullo spazio articolare e sul rapporto tra le due articolazioni temporo-mandibolari nei pazienti in crescita.
IL LAVORO
Gli Autori hanno condotto una ricerca sistematica in nove database, individuando inizialmente 4303 articoli. Di questi, solo otto erano aderenti ai criteri di inclusione, delineati sulla base del metodo PICO:
- Partecipanti: pazienti in crescita senza sintomatologia articolare;
- Intervento: ERP;
- Controllo: controllo rappresentato dalla situazione pre-ERP oppure da pazienti in crescita non trattati;
- Outcome: valutazione articolare condotta mediante Tomografia Computerizzata o Risonanza Magnetica;
- Tipi di studio: randomizzati, non randomizzati, trial clinici prospettici o retrospettivi.
Gli articoli selezionati sono stati analizzati in merito al possibile rischio di bias. Per i trial controllati randomizzati con gruppo controllo è stato usato il Cochrane Collaboration tool. Per gli studi senza gruppo controllo è stato usato il National Heart, Lung and Blood Institute (NHLBI) tool.
RISULTATI
I risultati hanno mostrato che l’ERP in bambini e adolescenti favorisce:
- Rimodellamento della testa e del collo del condilo (Aral et al. 2008)
- Cambiamenti della posizione condilare (Melgaco et al. 2014; Mcleod et al. 2016; Lisboa et al. 2018) e dello spazio articolare (Leonardi et al. 2012; Ghoussoub et al. 2018)
- Mantenimento (Leonardi et al 2012; Melgaco et al 2014; Ghoussoub at al. 2018) o miglioramento della simmetria tra i condili nei casi di crossbite (Matta et al. 2009)
- Nessuna modifica alla posizione o alla forma del disco articolare (Aral et al. 2008; Masi et al. 2009).
CONCLUSIONI
Con questa revisione della letteratura, gli Autori hanno voluto valutare i cambiamenti che l’Espansione Rapida del Palato potrebbe determinare sull’ATM, utilizzando esclusivamente imaging 3D.
Nella scelta dei lavori esaminati, grande attenzione è stata rivolta sia al protocollo disegnato dai diversi Autori, sia alla numerosità campionaria, al fine di garantire dei campioni di pazienti che potessero numericamente essere rappresentativi della popolazione.
Sulla base della revisione eseguita, gli Autori concludono che l’ERP non determina alterazione tra i due condili in pazienti con crossbite monolaterale posteriore funzionale oppure con crossbite bilaterale posteriore con mascellare contratto. Anzi, l’asimmetria di partenza è evoluta verso una posizione maggiormente simmetrica dopo l’espansione nei pazienti con crossbite monolaterale funzionale.
Un altro aspetto importante, risultato da due degli otto studi analizzati, è che l’ERP non è in grado di modificare il disco articolare anche in pazienti che presentano dislocazione del disco pre-trattamento.
Gli Autori, pertanto, concludono che l’Espansione Rapida del Palato è in grado, nel breve termine, di modificare il rapporto condilo-fossa, senza alterare la posizione o la forma del disco articolare, ma mantenendo o migliorando il rapporto di simmetria tra le due articolazioni.
Data la qualità metodologica di questa revisione, gli Autori sottolineano che in ogni caso l’ERP non è indicata per il solo scopo di determinare cambiamenti a carico dell’ATM in pazienti in crescita con contrazione mascellare.