Letteratura

Questa settimana raccogliamo l’invito alla lettura del dott. Maurizio Azzolina, socio fondatore del nostro Study Club, nonché past president, che ha scovato un interessante post dal blog Orthodontic Grammar.
Come cerchiamo di fare ogni lunedì, lo spunto da portare a casa – o meglio, in studio – è decisamente interessante. Questo post, infatti, riassume e fonde la letteratura più eminente in termini di Espansione Rapida Palatale con l’esperienza clinica dell’autore.
Quindi non resta che leggerlo attentamente!

 

Should we rapidly expand children in the absence of crossbite?

By Dr Alex Ditmarov

Orthodontic Grammar Blog – September 17, 2020

 

QUESITO

Talvolta è pensiero comune ritenere che un po’ di espansione rapida del palato (ERP) non faccia mai male. Sappiamo bene, infatti, che lo spazio che riusciamo a ricavare mediante espansione palatale ci consente non solo di correggere il crossbite – qualora presente – ma anche di ottenere altri risultati clinici di rilievo. Tra questi, ridurre il rischio di inclusione palatale del canino mascellare e aumentare il volume aereo in pazienti affetti da OSA.

Ma, in assenza di crossbite, è sempre indicato espandere?

 

IL LAVORO

Il post pubblicato dal Dr Ditmarov sul suo blog vuole mitigare l’abuso di ERP alla luce delle informazioni fornite dalla letteratura.

Per quanto riguarda i benefici ottenuti con l’espansione sulla posizione di canini superiori a rischio inclusione, la più recente evidenza scientifica fa capo ai lavori del gruppo di Baccetti pubblicati nel 2009 e nel 2011. In particolare, nell’articolo An RCT on treatment of palatally displaced canines with RME and/or a transpalatal arch (Eur J Orthod 2011), gli Autori mettono a confronto i risultati ottenuti attraverso tre diversi approcci di trattamento.

Il loro campione è stato suddiviso in tre gruppi:

  1. ERP seguito dal posizionamento di Barra Transpalatale (TPA) ed estrazione dei canini decidui;
  2. Posizionamento di TPA ed estrazione dei canini decidui;
  3. Sola estrazione dei canini decidui.

Gli Autori riportano i seguenti dati:

  • Eruzione dei canini permanenti andata a buon fine in 32 dei 40 pazienti (80%) del gruppo trattato con espansione rapida,TPA ed estrazione dei canini decidui
  • Eruzione andata a buon fine in 19 dei 24 pazienti (79%) del gruppo trattato con TPA ed estrazione dei decidui
  • Eruzione andata a buon fine in 15 dei 24 pazienti (63%) del gruppo trattato con sole estrazioni dei decidui
  • Eruzione andata a buon fine in 8 dei 29 pazienti (28%) nel gruppo controllo non trattato.

I dati riportati dimostrano che l’espansione rapida non è sempre necessaria per guidare il canino nel corretto percorso eruttivo. Nella maggioranza dei casi, è sufficiente l’estrazione dei canini decidui e una barra transpalatale.

Una maggior influenza da parte dell’ERP si potrebbe riscontrare in quei casi con severa dislocazione del canino permanente (settore 3, secondo la classificazione di Ericson e Kurol).

Per quanto riguarda, invece, gli effetti benefici dell’espansione rapida sul trattamento delle apnee notturne, si fa riferimento alle linee guida riassunte dall’American Association of Orthodontists nel 2019 e così sintetizzabili:

  • i principali fattori di rischio di OSA sono rappresentati dall’ipertrofia tonsillare e/o adenoidea e dall’obesità. Di conseguenza, sono queste condizioni a dover rappresentare la prima linea di trattamento;
  • c’è evidenza che l’ERP in pazienti in dentizione mista può mitigare i sintomi di OSA sia a breve sia a lungo termine, ma non dovrebbe essere usata come profilassi.

CONCLUSIONI

L’Autore del post conclude riassumendo nei seguenti punti le sue conoscenze in merito all’espansione rapida del palato:

  • La maggior parte dei problemi associati a canini superiori dislocati palatalmente può essere facilmente identificata ad una età compresa tra i 10 e i 12 anni, usando le RX convenzionali;
  • L’estrazione dei canini decidui sembra essere un utile metodo per normalizzare il percorso eruttivo dei permanenti in molti casi;
  • L’espansione palatale rapida in dentizione mista non dovrebbe essere prescritta in maniera indiscriminata per scopi profilattici. Può essere giustificata dalla presenza di segni e sintomi di OSA oppure da gravi dislocazioni dei canini (settore 3). In quest’ultimo caso, l’ERP è da associare all’estrazione dei canini decidui per migliorare le probabilità di successo;
  • Le eccezioni riguardano affollamento grave e casi con mascellare superiore contratto associati ad approfondimento della curva di Wilson nella mandibola.
  • Naturalmente l’indicazione principale è data da pazienti con cross bite bilaterale o monolaterale con shift mandibolare.