Letteratura

Oggi possiamo finalmente dare il benvenuto nel nostro blog all’amica e collega, Dr.ssa Francesca Antognozzi!

Francesca è una delle colonne portanti del nostro Study Club, di cui è membro del consiglio direttivo. Giovane e brillante professionista, si è laureata nel 2016 presso l’Università degli Studi di Genova, con una tesi sulle OSAS. Successivamente ha conseguito il Master in Odontoiatria Pediatrica presso l’Università degli Studi di Torino. Svolge la libera professione a Genova, dove si occupa principalmente di Ortodonzia.

Il post che ha elaborato ci regala una preziosa disamina della letteratura riguardante i tempi di ossificazione della sutura palatina mediana in seguito ad espansione rapida del palato (RME) nel paziente in crescita, fornendoci non solo numerosi spunti bibliografici, ma soprattutto valide indicazioni cliniche quanto mai evidence based.

Buona lettura a tutti e grazie Francesca!

 

 

Cari amici, oggi parleremo di espansione rapida del palato e del corretto timing di mantenimento dell’espansione ottenuta, al fine di garantire l’ossificazione del nuovo tessuto e di ridurre il rischio di recidive (sia dentali che scheletriche). Per prima cosa, ringrazio i Dottori Maurizio Azzolina e Denis Bignotti, entrambi membri ADSC, per i consigli che mi hanno dato.

Il tempo di mantenimento dell’espansione ottenuta può naturalmente essere ridotto rispetto ai protocolli indicati, qualora il clinico abbia proprio bisogno di favorire una recidiva, per esempio in seguito ad un’eccessiva ipercorrezione, o quando, per varie ragioni, sia avvenuta una risposta più dentale che scheletrica all’espansione.

Numerosi studi mostrano come dopo 3 mesi dalla fine dell’espansione, il tessuto presente a livello della sutura palatina mediana, non presenti un corretto grado di ossificazione e di maturazione, caratterizzato da una densità ossea del tutto sovrapponibile, o di poco superiore, a quella che presentava alla fine dell’espansione. Questo vale anche per l’espansione rapida del palato assistita da chirurgia (SARME).

 

Digital radiographic evaluation of the midpalatal suture in patients submitted to rapid maxillary expansion

De Melo Mde F, Melo SL, Zanet TG, Fenyo-Pereira M

Indian J Dent Res Jan-Feb 2013;24(1):76-80.

 

Evaluation of optical density of the midpalatal suture 3 months after surgically assisted rapid maxillary expansion

Sannomiya EK, Macedo MMC, Siqueira DF, Goldenberg FC, Bommarito S

Dentomaxillofac Radiol. 2007 Feb;36(2):97-101.

 

Numerosi studi effettuati presso il policlinico universitario “Tor Vergata” dimostrano come invece, dopo 6 mesi dalla fine dell’espansione, il tessuto cartilagineo della sutura palatina mediana del paziente in crescita sia perfettamente riorganizzato ed ossificato. Tali studi sono stati eseguiti mettendo a punto un protocollo TC a basso dosaggio  che consente di ridurre notevolmente il dosaggio di raggi X a cui viene sottoposto il paziente, ottenendo però immagini di buona qualità, su cui è possibile effettuare misurazioni millimetriche sulle strutture scheletriche, dentali e parodontali. Tale dosaggio è pari a 80kV, rispetto ai 120kV normalmente utilizzati nell’esame TC Dentascan (Hajeer et al. 2004, Matarese et al. 2006, Macchi et al. 2006). Scopo di tali studi è stato quello di utilizzare scansioni assiali per studiare gli effetti immediati e a lungo termine dell’espansione rapida mascellare (RME), sulla sutura palatina mediana e sui processi pterigoidei. Sono stati valutati 17 soggetti in crescita (età media: 11,2 aa) con contrazione trasversale del mascellare, crossbite posteriore uni o bilaterale e almeno un canino superiore incluso.  Ad ogni paziente è stato applicato un espansore rapido ancorato a bande sui primi molari permanenti e attivato di due giri/die per 14 giorni, fino ad ottenere un’espansione della vite centrale di 7 mm. Ogni soggetto è stato sottoposto ad un esame TC Dentascan dell’arcata mascellare prima dell’espansione (T0), alla fine dell’espansione (T1) e dopo un periodo di ritenzione di 6 mesi (T2).

 

Three-dimensional densitometric analysis of maxillary sutural changes induced by rapid maxillary expansion
Lione R , Franchi L, Fanucci E, Laganà G, Cozza P

Dentomaxillofac Radiol. 2013;42(2):71798010

 

Modifications of mid-palatal sutural density induced by rapid maxillary expansion: A low-dose computed-tomography evaluation
Franchi L, Baccetti T, Lione R, Fanucci E, Cozza P

Am J Orthod Dentofacial Orthop. 2010 Apr;137(4):486-8

 

Treatment and post-treatment skeletal effects of rapid maxillary expansion investigated with low-dose computed tomography in growing subjects
Ballanti F, Lione R, Baccetti T, Franchi L, Cozza P

Am J Orthod Dentofacial Orthop. 2010 Sep;138(3):311-7

 

Nella valutazione dei cambiamenti fra i tempi T0 e T1, si osserva una disgiunzione dei due emimascellari decrescente in senso anteroposteriore pari a 3.01 mm, 2.17 mm e 1.15 mm rispettivamente in corrispondenza dei tre punti di osservazione: anteriore, medio e posteriore. L’entità dell’espansione ottenuta posteriormente è pari al 40% di quella ottenuta anteriormente. A fine fase attiva (T1), anche i processi pterigoidei vengono dislocati lateralmente di circa 1,12 mm. Dopo un periodo di ritenzione di 6 mesi (T2), la sutura si mostra completamente riossificata. Non si osserva alcune recidiva statisticamente significativa del diametro trasversale compreso tra i processi pterigoidei. Questo punto però è ancora oggi molto dibattuto e in discussione, dopo soli 6 mesi di mantenimento.

Nel 2003 erano state descritte recidive da Mc Namara et al, costituite in particolare da una riduzione del 5% del diametro intermolare, a 6 mesi dalla fine dell’espansione e pari al 37% del diametro intercanino. Questi stessi dati vengono riconfermati da Lima et al nel 2005 e da Geran et al nel 2006. Per questo motivo si consiglia sempre un’ipercorrezione in fase di trattamento attivo.

Ci sono diversi studi che riportano una buona ossificazione del tessuto neoformato, quando questo viene misurato oltre i 6 mesi dalla fine dell’espansione, per esempio a 8 o a 9 mesi.

 

Post expansion evaluation of the mid-palatal suture in children submitted to rapid palatal expansion: a CT study
da Silva Filho OG, Lara TS, da Silva HC, Bertoz FA

J Clin Pediatr Dent. 2006 Winter;31(2):142-8

 

Confrontando lo stato dell’arte con le evidenze cliniche, in conclusione, è sempre consigliata un’ipercorrezione del deficit trasversale nei pazienti in crescita e un tempo di ritenzione maggiore di 6 mesi, come si evince dalle conclusioni della Review del 2017, ultimo articolo che vi consigliamo per oggi.

 

Retention period after treatment of posterior crossbite with maxillary expansion : a systematic review
Garcia Costa J,  Magalhães Galindo T, Trindade Mattos C, de Alcantara Saramago A

Dental Press J Orthod  Mar-Apr 2017;22(2):35-44