Letteratura

Il ruolo che il sorriso svolge nel profilo di una persona è importante tanto quanto quello svolto in una visione frontale. Numerosi lavori presenti in letteratura suggeriscono ciò e invitano l’ortodontista ad una attenta diagnosi e pianificazione sia su un piano frontale sia di profilo.
Molti standard di riferimento cefalometrici sono stati forniti per delineare e definire l’armonia facciale. Ma talvolta il loro rispetto non conduce ad un risultato esteticamente soddisfacente.
Gli autori di questo lavoro hanno voluto definire quale sia l’inclinazione incisale nel volto in grado di fornire una buona estetica.

 

Aesthetic evaluation of profile incisor inclination

N. Ghaleb, J. Bouserhal and N. Bassil-Nassif

European Journal of Orthodontics 33 (2011)228-235

 

QUESITO

  1. Valutare l’influenza dell’inclinazione degli incisivi superiori sull’estetica del sorriso visto di profilo;
  2. Determinare l’inclinazione incisale che garantisce la migliore resa estetica e correlarla con le caratteristiche del volto;
  3. Scoprire se dentisti generici, ortodontisti e persone comuni apprezzano in maniera differente questa inclinazione nel sorriso.

IL LAVORO

Lo studio è iniziato con la realizzazione di una fotografia del profilo destro durante il sorriso di una paziente donna di 22 anni, che rispettava tutti i criteri di estetica dei tessuti molli e del sorriso.

La paziente, infatti, presentava:

  1. Sorriso armonico in visione frontale e di profilo
  2. Rapporto di Classe I canina e Classe II molare con Overjet e Overbite adeguati
  3. Incisivi superiori ben posizionati rispetto agli standard cefalometrici (per approfondimenti, vedere tabella contenuta nell’articolo originale)
  4. Misurazioni profilometriche nella norma (per approfondimenti, vedere tabella contenuta nell’articolo originale).

La foto è stata scattata con la testa in “posizione estetica”, così come descritta da Bass nel 2003. Si tratta di una natural head position orientata dal clinico in modo che il capo non appaia inclinato verso il basso o verso l’alto.

L’inclinazione incisale è stata valutata rispetto a due linee di riferimento:

  • la Horizontal Line, corrispondente approssimativamente al Piano di Francoforte sui tessuti molli;
  • la linea Sn – Pg cutaneo.

La fotografia è stata ritoccata con un software al fine di simulare sei diverse inclinazioni dell’incisivo centrale e laterale, di 5° ciascuna: tre in direzione vestibolare e tre in direzione linguale. Le sette fotografie così ottenute (una originale e sei modificate) sono state distribuite in maniera random a tre gruppi esaminatori: 30 dentisti generici, 30 ortodontisti e 30 persone comuni. Ciascun esaminatore, adeguatamente istruito, ha valutato le fotografie mediante una scala VAS millimetrica, dove 0 mm corrispondevano a “assolutamente non attraente” e 100 millimetri a “assolutamente attraente”. La valutazione è stata eseguita 2 volte, a distanza di 2 settimane. I punteggi medi sono stati usati per i confronti statistici.

Per gli appassionati di statistica

La riproducibilità tra le due valutazioni è stata verificata mediante coefficiente di correlazione intraclasse (ICC) con intervallo di confidenza al 95%.
L’analisi della varianza ad una via tra i gruppi (ANOVA) è stato usato per determinare differenze significative di età tra dentisti, ortodontisti e persone comuni.
Il test di analisi della varianza a disegno misto (split plot ANOVA) è stato usato per determinare differenze significative tra i punteggi medi basati su due variabili indipendenti: la variabile between-subject (professione) e la variabile within-subject (inclinazione incisale in ogni fotografia).
Il livello di significatività è stato impostato a 0.05 per tutti i test statistici.

RISULTATI

L’analisi dei punteggi ha dimostrato che la fotografia in cui gli incisivi erano stati inclinati di +5° rispetto alla condizione iniziale ha ricevuto i maggiori apprezzamenti da tutti e tre i gruppi (53.33% dei dentisti, 60% degli ortodontisti e 53% delle persone comuni).

Dal punto di vista pratico, questa inclinazione corrisponde ad una inclinazione dell’incisivo di 93° rispetto alla Horizontal Line e di +7° rispetto alla linea Sn-Pg’.

In particolare, la fotografia con +5° di inclinazione è stata la più apprezzata esteticamente dai gruppi di ortodontisti e dentisti; invece le foto con +5° e quella iniziale sono state le più apprezzate dalle persone comuni.

Dentisti e persone comuni non hanno apprezzato le foto con le inclinazioni più estreme, ovvero -15°, -10° e +15°. Dall’altra parte, gli ortodontisti hanno dato i punteggi più bassi alle foto con -15° e -10°, ma hanno ritenuto accettabile inclinazioni di +15°.

Confrontando, poi, i risultati tra i tre gruppi, è emerso che il giudizio degli ortodontisti è stato molto più negativo rispetto a dentisti e persone comuni per inclinazioni di -10° e -15°. Per inclinazioni moderate (-5°, iniziale, +5°) non è risultata differenza statistica tra i gruppi. Per eccessive vestibolarizzazioni (+10° e +15°) i punteggi dati dagli ortodontisti sono stati notevolmente più alti rispetto a quelli delle persone comuni, mentre i dentisti si sono collocati in una posizione intermedia.

Infine, è stato chiesto agli esaminatori di indicare quali altri fattori avessero influenzato la loro valutazione estetica. Gli elementi individuati come non attraenti sono stati: l’esagerata protrusione o retrusione degli incisivi innanzitutto, seguita dall’assenza di parallelismo tra gli assi di incisivo centrale e laterale, dall’eccessivo sventagliamento dentale, dal sorriso gengivale, dall’aumentato overjet e dalla disarmonia tra la posizione incisale e il contorno labiale.

CONCLUSIONI

Gli autori concludono affermando che il miglioramento dell’estetica del sorriso si basa su un processo multifattoriale, di cui un elemento facilmente controllabile è la posizione dell’incisivo superiore.
Il passo avanti che questo lavoro ha voluto compiere è enfatizzare l’importanza dell’inclinazione incisale nell’ottenimento di un sorriso piacevole. Da un punto di vista estetico, è risultato che il sorriso maggiormente apprezzato si caratterizza per una inclinazione incisale vestibolare leggermente aumentata (+5°).

Inoltre, valutando questo parametro rispetto alla Horizontal Line ed a Sn-Pg’, gli autori hanno voluto fornire un riferimento estetico che andasse oltre le restrizioni cefalometriche e che tenesse in debita considerazione il volto e i tessuti molli del paziente.
Poiché l’inclinazione vestibolo-linguale può cambiare a seconda del pattern di crescita del paziente, il ricorso alla Horizontal Line, in quanto non soggetta a fluttuazioni dovute alla crescita o al trattamento, evita eventuali incongruenze.

Alla luce dei dati ricavati, gli autori concludono che gli standard cefalometrici non dovrebbero essere l’obiettivo principale dell’ortodontista in maniera assoluta, ma piuttosto una guida e un complemento alla valutazione estetica del volto. Non è un caso che tutti e tre i gruppi di questo lavoro hanno indicato come maggiormente piacevole un sorriso con un’aumentata inclinazione incisale rispetto alla norma cefalometrica.