Letteratura

Questo lunedì, diamo il benvenuto nel nostro blog alla Dott.ssa Fabiana Galati che, spinta dall’amicizia verso il nostro Study Club, ha preparato un post su quello che potrebbe essere uno strumento in più per la gestione delle Classi II.

La Dott.ssa Galati si è laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria nel 2015 presso l’Università di Pavia, ottenendo il massimo dei voti. Nel 2019, ha conseguito la specializzazione in Ortognatodonzia presso l’Università di Torino, e la sua tesi sperimentale sul protocollo di avanzamento mandibolare con allineatori è stata ritenuta degna di pubblicazione.

Quindi, non ci resta che lasciare la parola a Fabiana!

Buona lettura!

 

Invisalign MA: può essere considerato un’alternativa per il trattamento delle classi II?

L’utilizzo di allineatori trasparenti rientra sicuramente nella pratica ortodontica attuale, riscontrando il favore non solo degli ortodontisti ma anche dei pazienti, che sempre più richiedono un trattamento estetico.

Un’interessante innovazione arriva dall’azienda leader del settore, Invisalign, che ha recentemente introdotto la feature di avanzamento mandibolare.

Cerchiamo di capire più nel dettaglio di cosa si tratta. Al tradizionale allineatore trasparente vengono aggiunte delle “precision wings” in corrispondenza del primo molare e/o del secondo premolare. Queste alette, che ricordano molto i piani inclinati di scivolo di un Twin Block, consentono alla mandibola di occludere in una posizione sagittalmente più avanzata. Tramite la progettazione iniziale digitale, è possibile scegliere la modalità di avanzamento (in singolo step o graduale) così come la posizione finale che devono raggiungere le arcate.

Un grande vantaggio è indubbiamente la possibilità di ottenere un avanzamento mandibolare contemporaneamente all’allineamento e livellamento delle arcate, determinando maggior comfort per il paziente e diminuendo i tempi rispetto ad un trattamento ortodontico in due fasi.

E’ fondamentale pianificare il trattamento prevedendo una fase pre-MA (con allineatori privi di precision wings): è utile correggere rotazioni, livellare ed espandere l’arcata superiore, in modo che sia più favorevole l’avanzamento successivo.

Nonostante questa caratteristica possa essere programmata sia nel pacchetto first sia nel pacchetto comprehensive, è meglio prevederne l’utilizzo nei pacchetti comprehensive, in modo da non limitare la correzione della classe 2 ai tempi più ristretti di un pacchetto first.

Uno svantaggio che capita a volte durante il trattamento è il mordicchiamento delle alette da parte del paziente. Questo è sicuramente un evento da intercettare il prima possibile, fornendo al paziente le giuste indicazioni sulla modalità di chiusura, ma che si verifica anche quando i pazienti, apparentemente, ci fanno intendere di aver capito come occludere. Potrebbe essere utile magari prevedere la costruzione delle alette con un materiale più resistente, che non vada però a scaricare forze indesiderate sui denti. E’ importante comunque che i denti a sostegno delle alette siano stabili e non in fase di permuta.

Manca sufficiente letteratura che evidenzi gli effetti dentali o scheletrici dell’apparecchiatura, si tratta di un dispositivo nuovo che necessita sicuramente di ulteriori approfondimenti e studi clinici.

L’idea però è comunque interessante, i casi clinici trattati mostrano risultati soddisfacenti e i potenziali per diventare un’alternativa alle tradizionali apparecchiature per il trattamento delle classi II non mancano.