Buongiorno e buon lunedì cari lettori e care lettrici!
Eccoci di nuovo ritrovati presso il nostro caffè letterario digitale! Dato l’imminente appuntamento con il meeting dell’ADSC, che si terrà a Genova i prossimi 5 e 6 luglio, abbiamo deciso di dedicare questa edizione interamente all’ospite che ci accompagnerà nella due giorni di congresso: il dott. Marco Rosa. Come tutti noi ben sappiamo, il dott. Rosa è Autore di articoli che hanno rivoluzionato il modo di fare ortodonzia dal bambino all’adulto.
Il primo lavoro che abbiamo selezionato è il seguente:
Cozzani M, Rosa M, Cozzani P, Siciliani G
Prog Orthod. 2003:4:15-22.
Lo studio descrive come ancorare l’espansore rapido del palato sui secondi molari decidui dia molteplici vantaggi e sostanzialmente nessuno svantaggio. In questo articolo, si indagano gli effetti sui primi molari i quali, in seguito all’espansione effettuata, vanno incontro ad una conseguente espansione spontanea (metà di quella realizzata sulla vite) che consente la risoluzione del crossbite – se presente – o il decompenso. L’assestamento successivo sarà anch’esso spontaneo e senza necessità di forze dirette sui molari.
A questo punto sorge spontanea una domanda: fino a che punto i molaretti rappresentano un supporto stabile per il nostro espansore? La risposta la si può rintracciare in una nostra precedente pubblicazione, nella quale leggevamo insieme a voi un altro articolo del dott. Marco Rosa, che affrontava la questione e forniva interessanti linee guida. Puoi trovare l’articolo cliccando qui.
Il secondo articolo scelto per voi è il seguente:
Lucchi P, Rosa M, Bruno G, De Stefani A, Zalunardo F, Gracco A
Children (Basel). 2022 Oct 8;9(10):1535
Come sempre, cerchiamo lavori che possano fornire evidenza scientifica alla nostra pratica clinica. In questo articolo, gli Autori confermano l’efficacia del connubio espansione/maschera di Delaire nel trattamento delle terze classi in età precoce ed evidenziano che l’espansione eseguita prima o dopo l’utilizzo della Maschera di Delaire non dia differenze statisticamente significative nei risultati del trattamento.
Infine, parliamo di verticalità e di morso aperto anteriore:
Anterior open bite in the mixed dentition
Rosa M, Quinzi V, Marzo G
March 2019 European Journal of Paediatric Dentistry 1(20):80-82
Il suggerimento degli Autori è chiaro: il trattamento del morso aperto in età precoce dovrebbe essere affrontato andando a risolvere prima di tutto le problematiche ortodontiche e funzionali che lo mantengono, senza consumare tutta la collaborazione del giovane paziente con dispositivi mobili portati per lunghi periodi di tempo. La gestione delle componenti ortodontico-funzionali può portare, infatti, ad una auto risoluzione del problema durante la crescita.
Concludiamo il nostro incontro del lunedì. Salutandovi e ringraziandovi per l’attenzione, vi aspettiamo tutti a Genova questo weekend.
Ne vedrete delle belle!
A presto
Denis Bignotti e Davide Vaccaro