Letteratura

Stamattina ringraziamo il Dr. Denis Bignotti per l’eccezionale contributo scientifico. Il Dr. Bignotti si è laureato nel 2018 a Padova con lode e ha conseguito il master universitario di II livello Face. Si avvicina all’Alexander Discipline grazie alla dott.ssa Leonella Caliari (con cui collabora quotidianamente) per poi seguirne il corso tenuto insieme al dott. Perasso e al dott. Benedetti. Si occupa principalmente di ortodonzia e conservativa. Revisore AJODO

Consigliamo vivamente la lettura dell’articolo recensito dal Dott. Bignotti in quanto fornisce un metodo, validato scientificamente, per la valutazione del grado di maturazione della sutura palatina mediana, che prescinde dall’età cronologica del paziente. Uno strumento eccezionale per la corretta definizione di un piano di trattamento nei casi che necessitano espansione.

In fondo al post, insieme al Dott. Bignotti lasciamo qualche domanda a cui potremmo rispondere insieme! Non perdetevele!

Grazie Denis!

 

Il tempismo (timing) in ortodonzia riveste un ruolo cruciale nel successo di una terapia. Di grande importanza scientifica e clinica diventano di conseguenza quegli articoli che tramite delle classificazioni e stadiazioni si propongono di fornire dei protocolli di azione nei tempi e modi corretti per il clinico che si appresta a formulare una diagnosi e di conseguenza un trattamento. Spesso questi momenti non dipendono dalla semplice età anagrafica ma dalla fase dello sviluppo personale in cui si sta trovando in quel momento il paziente.
Crediamo che l’articolo di oggi rientri a pieno titolo in questa categoria. Esiste un metodo di classificazione e stadiazione della sutura palatina che ci consenta di rendere predicibile l’espansione palatale in pazienti adolescenti o giovani adulti? Scopriamolo in questo articolo!

 

Midpalatal suture maturation: Classification method for individual assessment before rapid maxillary expansion

F. Angelieri, L. H. S. Cevidanes, L. Franchi, J. R. Goncalves, E. Benavides, and J. A. McNamara Jr

Am J Orthod Dentofacial Orthop  2013 Nov, vol 144, 759-769

 

QUESITO

Lo scopo di questo studio è quello di proporre un nuovo metodo di classificazione per la valutazione individuale della morfologia della sutura palatina mediante l’utilizzo di immagini CBCT. L’attenzione su questo tema è dovuta al fatto che l’espansione palatale risulti imprevedibile per pazienti adolescenti/tardo adolescenti e giovani adulti.

 

IL LAVORO

Vengono esaminate 140 CBCT  di buona qualità di pazienti (86 femmine e 54 maschi) con un’età compresa tra i 5.6 e i 58.4 anni, con assenza di pregressi trattamenti ortodontici. Le scansioni vengono realizzate ed analizzate con il medesimo protocollo standardizzato di orientamento del capo. La definizione e la descrizione dello stadio di maturazione della sutura viene fornita da un ortodontista esperto e da un radiologo specializzato nel distretto maxillo-facciale. Vengono individuati 5 stadi ben definiti di maturazione della sutura mascellare.

 

I 5 stadi di maturazione

(fare riferimento all’immagine nell’articolo originale)

  1. STADIO A: la sutura mediopalatina è pressoché una linea suturale ad alta densità senza o con minime interdigitazioni;
  2. STADIO B: la sutura mediopalatina si presenta con forma irregolare e come una linea ondulata ad alta densità. A volte questa linea si può dividere in due linee parallele (sempre ondulate) e separate da piccoli spazi a bassa densità;
  3. STADIO C: la sutura mediopalatina si presenta con due linee ondulate ad alta densità, parallele, separate da piccoli spazi a bassa densità presenti nell’osso mascellare e palatino (più precisamente tra il forame inter-incisivo fino posteriormente alla sutura maxillo-palatina). La sutura in questo caso può apparire con disegno lineare o più irregolare;
  4. STADIO D: al livello dell’osso palatino la sutura è fusa. La maturazione avviene in direzione postero-anteriore. Nella porzione mascellare della sutura invece appare simile alla situazione descritta nello stadio C con un aumento degli spazi a bassa densità nella zona anteriore rispetto al forame inter-incisivo.
  5. STADIO E: anche a livello mascellare è avvenuta la fusione della sutura. Quest’ultima non è più visibile in almeno una parte del mascellare. La densità dell’osso in zona suturale è pressoché uguale ad altre regioni del palato.

Gli autori forniscono un utile albero decisionale per identificare con semplicità lo stadio di maturazione della sutura che stiamo esaminando (fare riferimento all’immagine nel testo originale).

 

DISCUSSIONE

Quali sono i vantaggi e i suggerimenti che può trarre il clinico nella sua pratica quotidiana da questo lavoro?

Per prima cosa gli autori sottolineano come lo stadio di maturazione della sutura e l’età anagrafica non presentino collegamenti diretti. L’età risulta, dunque, un criterio di scelta inaffidabile per il successo o meno di un’espansione palatale nel paziente adolescente o giovane adulto.

Un secondo aspetto di rilevanza clinica è la direzione postero-anteriore di maturazione della sutura dato che i maggiori problemi trasversali sono spesso collocati a livello posteriore. Prendiamo in esempio un paziente in stadio D con crossbite scheletrico posteriore che riceve un’espansione palatale: seppur clinicamente possa verificarsi la comparsa di un diastema anteriore (zona in cui la sutura non è ancora ossificata), la fusione della zona palatina porterebbe ad una mancata espansione in zona molare e quindi ad un fallimento nella correzione del crossbite (con possibili danni parodontali sui denti di ancoraggio).

Come prevedibile gli autori aggiungono che un espansione convenzionale sia maggiormente efficace a livello scheletrico negli stadi A e B. Entrati nello stadio C, le aree iniziali di ossificazione porteranno ad uno stress maggiore sui denti. Per ultimi, i pazienti allo stadio D o E, andranno sicuramente trattati con un’espansione palatale chirurgicamente assistita.

Come descritto in altri studi, anche da questo lavoro emerge che tra gli adulti esiste una buona variabilità di maturazione suturale: infatti se da un lato il 53% dei pazienti adulti esaminati presenta una sutura allo stadio E, dall’altro il 31% rientra nello stadio D, il 13% nello stadio C e il 3% allo stadio B.

 

CONCLUSIONI

La classificazione illustrata in questo articolo consente un buono staging della sutura palatina e può fornire parametri validi su cui affidarsi per decidere quale strada intraprendere nella risoluzione dei problemi trasversali negli adolescenti e nei giovani adulti.

 

Per salutarci

Vorremmo lasciarvi con delle domande (a cui potremo anche rispondere con dei prossimi articoli sul nostro sito): al tempo degli ancoraggi scheletrici fino a dove può spingersi il clinico  (e quindi fino a quale stadio di maturazione) nella risoluzione delle discrepanze traversali? Un posizionamento delle viti più vicine ai grandi centri resistenza della sutura (e di conseguenza più lontane dalle safe zones per il loro posizionamento) può portare a trattamenti di successo anche in stadi avanzati di ossificazione della satura?